Cass. pen. n. 13273 del 20 dicembre 2000
Testo massima n. 1
Risponde del reato di cui all'art. 348 c.p. il praticante procuratore che compia atti tipici della professione legale ordinaria (nella specie: sottoscrizione della procura a margine della comparsa di costituzione per una citazione in tribunale), atteso che egli è agente e facultato solo in ambito ristretto e temporaneo all'esercizio della professione forense, laddove per contro lo svolgimento pieno dell'attività di patrocinio legale presuppone un'abilitazione che non è mera estensione operativa della facoltà in parola.