Cass. civ. n. 955 del 18 febbraio 1986

Testo massima n. 1


L'accertamento della consistenza del patrimonio aziendale e, quindi, l'attribuzione dei diritti su di esso spettanti ai singoli membri dell'impresa familiare – per la loro collaborazione continua e coordinata – appartengono alla competenza del pretore, quale giudice del lavoro (art. 409 n. 3 c.p.c.), non essendo di ostacolo a detta competenza l'estraneità dell'attore all'impresa familiare, ove l'attore medesimo agisca in qualità di erede di un componente l'impresa, per far valere in tali limiti i suoi diritti su questa.