14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21732 del 16 maggio 2018
Testo massima n. 1
La qualificazione del fatto – reato come omicidio colposo, aggravato dalla previsione dell’evento, anziché come omicidio volontario, sorretto da dolo diretto o eventuale, operata dal giudice dell’udienza preliminare con la sentenza di proscioglimento dell’imputato ex art. 425 cod. proc. pen., non viola le disposizioni di cui all’art. 423 cod. proc. pen., perché non realizza la modificazione dell’imputazione originaria elevata dal pubblico ministero all’atto dell’esercizio dell’azione penale, non alterando i tratti essenziali dell’addebito inteso quale episodio naturalistico e concreto, che viene soltanto rapportato alla fattispecie astratta, ritenuta giuridicamente più corretta.
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