14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15829 del 10 aprile 2018
Testo massima n. 1
L’instaurazione di un rapporto di convivenza “more uxorio” con una donna non discrimina, alla stregua di quanto avviene nei rapporti coniugali, l’attività di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione della stessa, a nulla rilevando, data la “ratio” della norma incriminatrice, che i proventi della prostituzione siano impiegati allo scopo dichiarato di mandare avanti il “menage” familiare. [ Nella specie, la S.C. ha ritenuto immune da vizi la sentenza di merito che ha escluso la sussistenza di una mera convivenza non punibile con riferimento alla condotta di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una minore di anni sedici, per la presenza costante e vigile dell’imputato in casa, su cui all’evenienza poteva contare la minore, e per la messa a disposizione dell’abitazione e dell’utenza cellulare utilizzata da questa per contattare i clienti ].
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