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Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19198 del 21 aprile 2017

Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19198 del 21 aprile 2017

Testo massima n. 1

L’elemento materiale del delitto punito dall’art. 416 cod. pen. consiste nell’associarsi di tre o più persone allo scopo di commettere più delitti, senza che sia richiesta una distribuzione gerarchica di funzioni, l’esistenza di un rapporto di subordinazione e la presenza di un capo; evenienza quest’ultima che la norma, al pari dell’esistenza di promotori, costitutori od organizzatori, considera come eventuale, configurando un’autonoma e più grave fattispecie criminosa. [ In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto che correttamente i giudici di merito, pur senza affermare l’esistenza di un’organizzazione gerarchica, avessero qualificato l’imputato – famoso sportivo e preparatore atletico che prescriveva anabolizzanti a culturisti, adoperandosi presso i correi per far procurare ai clienti le sostanze necessarie in funzione della disponibilità del materiale e dell’evolvere dei trattamenti – promotore ed organizzatore di un’associazione per delinquere finalizzata al commercio di tali sostanze, sottolineando come i singoli episodi di somministrazione accertati in giudizio dovessero essere valutati in proiezione dinamica, quale prova sia dei reati-fine sia anche del sodalizio e, quindi, del ruolo in esso svolto dall’imputato ].

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