Cass. pen. n. 43861 del 17 ottobre 2016

Testo massima n. 1


Nella ipotesi del decesso dell'inquilino di un immobile, conseguente alle letali esalazioni di una caldaia non a norma di legge, è configurabile il reato di omicidio colposo nei confronti del comodatario dell'immobile, titolare, unitamente al proprietario, di una posizione di garanzia nei confronti del conduttore, a condizione che siano accertati poteri di gestione e di ingerenza sull'immobile medesimo.(Fattispecie in cui la Corte ha rigettato il ricorso dell'imputato ritenendo che la stipula del contratto di locazione e l'incasso del canone, da parte del comodatario, costituissero prova dell'ingerenza di quest'ultimo nella gestione dell'immobile).

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