14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 27530 del 30 dicembre 2016
Testo massima n. 1
In tema di diffida ad adempiere, l’unico onere che, ai sensi dell’art. 1454 c.c., grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine entro cui l’altra dovrà adempiere alla propria prestazione, pena la risoluzione “ope legis” del contratto, poiché la “ratio” della norma è quella di fissare con chiarezza la posizione delle parti rispetto all’esecuzione del negozio, mediante un formale avvertimento alla parte diffidata che l’intimante non è disposto a tollerare un ulteriore ritardo nell’adempimento. [ Nella specie, la S.C. ha ritenuto generica e, pertanto, inidonea, la diffida priva dell’indicazione, con congruo anticipo, del giorno e dell’ora prescelto dal promissario alienante per la stipula del contratto definitivo dinanzi al notaio scelto concordemente dalle parti ].
Articoli correlati
[adrotate group=”9″]