14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25355 del 13 giugno 2014
Testo massima n. 1
Il provvedimento di rateizzazione della pena pecuniaria, attribuito alla competenza del magistrato di sorveglianza dall’art. 660, comma terzo, cod. proc. pen., è subordinato alla esistenza di “situazioni di insolvenza” e non presuppone affatto la richiesta di conversione della pena pecuniaria da parte del pubblico ministero, alla quale deve darsi luogo, ai sensi del precedente comma secondo dello stesso art. 660 cod. proc. pen., solo in presenza della diversa condizione costituita dall’accertata “impossibilità di esazione della pena pecuniaria o di una rata di essa”.
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