14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44896 del 7 novembre 2013
Testo massima n. 1
È legittima l’applicazione a persona che ricopre un ufficio elettivo per diretta investitura popolare [ nella specie, sindaco di un comune ] della misura cautelare del divieto di dimora, anche se la stessa produce di fatto effetti assimilabili alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, vietata dall’art. 289, comma terzo, cod. proc. pen., perché questa disposizione non può essere interpretata in termini estensivi, pena la violazione del principio di uguaglianza.
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