14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6847 del 14 giugno 1994
Testo massima n. 1
L’esimente della provocazione nel delitto di diffamazione a mezzo stampa opera solo se la reazione si sia manifestata nello stato d’ira immediatamente seguito al fatto ingiusto altrui, a nulla rilevando la mancanza, in quel momento, di disponibilità dello strumento attraverso il quale si sarebbe dovuto attuare la reazione. [ Fattispecie nella quale lo scritto costituente «reazione» era intervenuto due mesi dopo quello diffamatorio, la Suprema Corte, escludendo il ricorrere della provocazione, ha ritenuto irrilevante che esso fosse apparso a tale distanza di tempo dal fatto lesivo in quanto pubblicato su rivista bimestrale ].
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