14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 9269 del 9 aprile 2008
Testo massima n. 1
Il gestore di una comunione ereditaria ha diritto al rimborso delle spese necessarie od utili per la conservazione o il miglioramento dei beni comuni ma non può pretendere il pagamento dei debiti verso la massa da parte dei coeredi o legatari, in quanto l’obbligo di versamento, a loro carico, sorge al momento del giudizio di divisione e di resa nel conto e non nei confronti del gestore, privo del potere di rappresentanza della massa ereditaria.
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Testo massima n. 2
L’elemento caratterizzante della gestione d’affari consiste nella spontaneità dell’intervento del gestore nella sfera giuridica altrui, in assenza di qualsiasi vincolo negoziale o legale. Tale requisito si rinviene non solo quando l’interessato sia nella materiale impossibilità di provvedere alla cura dei propri affari ma anche quando lo stesso non rifiuti, espressamente o tacitamente, tale ingerenza da parte del negotiorum gestor . [ Nella fattispecie, La Corte ha ritenuto esistente la gestione d’affari, nell’amministrazione di un asse ereditario, da parte di un terzo, con l’assenso tacito degli eredi ].
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