14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9084 del 28 febbraio 2008
Testo massima n. 1
In tema di diffamazione, sussiste l’esimente del diritto di critica politica qualora, all’esito di una seduta consiliare, un consigliere comunale rivolga — dirigendosi verso la postazione della stampa — all’indirizzo di un collega di partito l’espressione ‘è un Giudà, considerato che il diritto di critica si concreta nell’espressione di un giudizio o di un’opinione che, come tale, non può essere rigorosamente obiettiva ed, a maggior ragione, ciò vale in ambito politico in cui risulta preminente l’interesse generale al libero svolgimento della vita democratica e che, nella specie, l’epiteto succitato trae origine dall’intendimento di portare a conoscenza della pubblica opinione la scelta della parte civile di dissociarsi dalla linea ufficiale del gruppo di appartenenza votando contro la delibera da questo proposta, nonostante nella pre-riunione non avesse sollevato obiezioni di sorta.
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