14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13565 del 31 marzo 2008
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in Massimario
Testo massima n. 1
Il reato di diffamazione oggettivamente configurabile nel fatto di definire taluno come «furfante » o «responsabile di furfanterie » può ritenersi scriminato in virtù dell’art. 51 c.p. quando detta definizione si collochi in un contesto di polemica politica, significando il ritenuto disvalore di scelte che si assumano compiute in contrasto con l’interesse collettivo.
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