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Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30080 del 20 luglio 2009

Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30080 del 20 luglio 2009

Testo massima n. 1

Per la configurazione del concorso nel reato [ art. 110 c.p. ], il quale richiede che l’azione incriminata sia frutto di volontaria adesione alla condotta tipica altrui, occorre che il soggetto passivo non abbia chiesto ausilio all’ipotizzato concorrente nel reato, o che gli abbia dato un mandato di cui il mandatario abbia abusato, o almeno che ne sia stato dissuaso dal sottrarsi alla minaccia; con la conseguenza che in assenza di prove certe ed univoche che accertino la sussistenza di tali elementi, la condotta di colui che consegni una somma di denaro all’autore di un’estorsione in nome dell’offeso, non integra gli estremi del reato di concorso in estorsione [ art. 110 e 629 c.p. ].

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