14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32856 del 25 agosto 2011
Testo massima n. 1
Ai fini della configurabilità dell’elemento soggettivo del reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici [ nella specie consulente del P.M. ], il giudice di merito deve attentamente vagliare se la condotta di infedeltà sia determinata da consapevole intenzione di rendere una falsa rappresentazione della realtà [ nella specie relativa allo svolgimento di attività di autopsia e alla inutilità della rinnovazione della consulenza ] oppure sia il risultato di imperizia e di colposa incapacità professionale, con la conseguenza che, a tal fine, occorre acquisire il dato certo su ciò che può essere considerato il movente del comportamento ascritto come mendace al soggetto agente.
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