14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1431 del 26 marzo 1998
Testo massima n. 1
Il piano regolatore ha natura di atto pubblico, con la conseguenza che, in caso di falsità, deve ritenersi configurabile il reato di falso in atto pubblico. Ed invero, il piano regolatore si configura come un atto tendente a regolare l’incremento degli insediamenti abitativi per mezzo della scelta, da parte dei pubblici poteri, della destinazione delle aree suscettibili di edificazione; la sua struttura tecnica è tale che con esso si attua la concreta ed analitica delimitazione del territorio e l’imposizione di vincoli specifici su immobili all’uopo ben individuati: onde i vincoli e le limitazioni imposti ai soggetti privati, i cui immobili sono compresi nel perimetro del piano stesso, rivestono carattere eminentemente pubblicistico. [ Nella fattispecie si trattava di falsità ideologica di atti costituenti i presupposti di una delibera di approvazione del piano regolatore generale: la Suprema Corte, in applicazione del principio di cui in massima, ha ritenuto configurabile il delitto di falsità ideologica in atto pubblico ].
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