14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 475 del 24 gennaio 1997
Testo massima n. 1
In tema di configurabilità del reato continuato, mentre l’unicità del disegno criminoso, pur in assenza di una incompatibilità ontologica, mal si concilia in linea di principio con il reato di evasione dal carcere, essa può invece ben ricorrere rispetto a una pluralità di evasioni dagli arresti domiciliari, di cui all’art. 385, comma terzo, c.p., potendo in questa ipotesi ricorrere il disegno criminoso di disattendere più volte la prescrizione di non allontanarsi dal luogo stabilito per gli arresti domiciliari, tanto più quando manchino del tutto tra un allontanamento e l’altro quegli eventi, quali la denunzia e l’arresto, che almeno potenzialmente potrebbero interrompere tale disegno e richiedere un nuovo atteggiamento antidoveroso.
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