14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9756 del 13 ottobre 1992
Testo massima n. 1
In tema di favoreggiamento personale, il tentativo, ancorché astrattamente ipotizzabile nei casi in cui l’efficienza causale della condotta venga neutralizzata da un fatto indipendente dalla volontà del colpevole, non può configurarsi quando gli inquirenti abbiano avuto, aliunde, conoscenza dell’autore del delitto presupposto o del luogo in cui egli si trovava già al momento della consumazione del reato di cui all’art. 378 c.p., giacché quella conoscenza si configura come un accadimento del tutto esterno al rapporto di causalità fra tale consumazione e l’evento perseguito.
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