14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5842 del 22 maggio 1995
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in Massimario
Testo massima n. 1
Per la sussistenza del dolo, nel reato di favoreggiamento personale, è sufficiente la consapevolezza che l’aiuto venga prestato in riferimento ad un precedente reato, ed è irrilevante che l’agente creda di prestare aiuto ad un colpevole o ad un innocente.
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