14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39685 del 23 novembre 2002
Testo massima n. 1
In materia di atti arbitrari del pubblico ufficiale, ai fini della sussistenza dell’esimente di cui all’art. 4 del decreto legislativo luogotendenziale n. 288 del 1944, non basta che il pubblico ufficiale ecceda dai limiti delle sue attribuzioni, ma è necessario altresì che tenga una condotta improntata a vessazione, sopruso, prevaricazione, prepotenza nei confronti del privato destinatario. [ Nella specie la Corte ha ritenuto scriminato il comportamento del soggetto che ha opposto resistenza ad un pubblico ufficiale, il quale lo aveva privato della libertà personale oltre il tempo necessario all’identificazione, ai sensi dell’art. 11 D.L. n. 59 del 1978 convertito con modificazioni nella L. n. 191 del 1978, al fine di vessarlo e di fornire una dimostrazione della propria forza e della propria supremazia ].
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