14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 446 del 24 gennaio 1997
Testo massima n. 1
Deve ritenersi integrato il reato di abuso di ufficio, sussistendo il requisito della doppia ingiustizia, dal comportamento del custode di beni mobili sequestrati dall’autorità giudiziaria il quale, violando i doveri connessi al suo ufficio, procede alla sostituzione di un motoveicolo sequestrato con altro di minore valore, in concorso con il vigile urbano che ha operato il sequestro, e ciò al fine di fare conseguire al proprietario del mezzo un ingiusto vantaggio di natura patrimoniale. Tale reato non è assorbito dal concorrente reato di cui all’art. 334 c.p., in quanto attraverso la sostituzione del mezzo si realizza l’oggettività dell’atto illegittimo del pubblico ufficiale, quale ulteriore evento di sostanziale sottoposizione a vincolo cautelativo di un bene che non poteva esservi assoggettato, e si rafforza l’elemento specifico del dolo specifico, quale volontà consapevole di rendere definitivo il vantaggio di natura patrimoniale del proprietario per effetto della operata simulazione.
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]