14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27850 del 11 luglio 2001
Testo massima n. 1
In tema di peculato dell’incaricato di pubblico servizio, ai fini della configurabilità del reato, la «ragione del servizio» giustificatrice del possesso non è da identificare solo in quella che rientra nella specifica competenza funzionale agente, ma si riferisce anche al possesso del danaro o della cosa mobile altrui derivante, oltre che da norme di regolamento, da prassi e consuetudini. Ne consegue che integra gli estremi del delitto la condotta dell’ausiliario socio-sanitario dell’Asl — addetto a svolgere il proprio servizio pubblico di infermiere di sala operatoria di un ospedale — che si appropri di alcune siringhe monouso, rientranti nella dotazione del reparto presso cui lavora ed alla quale abbia libero accesso, in ragione del ruolo rivestito, a prescindere dalla responsabilità della formale custodia del materiale sanitario, di competenza del capo sala.
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]