14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2088 del 18 gennaio 2010
Testo massima n. 1
Non integra gli estremi dell’elemento soggettivo della fattispecie incriminatrice di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico [ art. 483 c.p. ] la condotta di colui che, avendo riportato due sentenze di applicazione della pena, rispettivamente per reati fiscali e societari, attesti, in sede di dichiarazione sostitutiva, trasmessa al settore tecnico amministrativo provinciale foreste, di non avere riportato condanne penali, in quanto la peculiare natura e gli effetti della sentenza di patteggiamento – che, ancorché equiparata alla sentenza di condanna, ai sensi dell’art. 445, comma primo bis, c.p.p., non implica un accertamento della penale responsabilità dell’imputato – e le modifiche legislative introdotte con i decreti legislativi n. 74 del 2000 e n. 61 del 2002, in materia di reati fiscali e societari, con le conseguenti difficoltà interpretative, rendono plausibile l’assenza in capo all’imputato della piena consapevolezza e volontà della falsità delle sue dichiarazioni.
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