14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5696 del 17 giugno 1986
Testo massima n. 1
La norma di cui all’art. 583 c.p., non delinea un’autonoma figura di delitto, ma prevede delle semplici circostanze in quanto le ipotesi prese in considerazione non implicano una modificazione dell’essenza del reato di lesioni personali, ma costituiscono soltanto delle particolarità e, più precisamente, dei risultati che si aggiungono ad esso, determinandone una maggiore gravità. Ne consegue che gli elementi previsti in questa norma vanno soggetti al giudizio di comparazione previsto dal vigente art. 69 c.p., con l’ulteriore effetto, nel caso della sua equivalenza, di ritenere il reato, non solo ai fini della determinazione della pena, ma anche ai fini della prescrizione, come reato di lesioni semplici
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