Cass. pen. n. 8150 del 30 agosto 1996
Testo massima n. 1
Qualora un soggetto commetta un reato in concorso con altri, la mera consapevolezza da parte dello stesso delle false generalità dei complici non comprova la partecipazione dell'agente alla falsificazione dei documenti d'identità adoperati da questi ultimi e alla contraffazione delle relative impronte pubbliche.