14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41368 del 23 novembre 2010
Testo massima n. 1
Ai fini della configurabilità dell’elemento psicologico del delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni [ art. 392 c.p. ], che richiede, oltre il dolo generico, quello specifico – rappresentato dall’intento di esercitare un preteso diritto nel ragionevole convincimento della sua legittimità – la buona fede del soggetto attivo, lungi dall’essere inconciliabile con il dolo, costituisce un presupposto necessario del reato di ragion fattasi. [ Fattispecie in cui la S.C. ha ravvisato il reato nel fatto di aver impedito l’esercizio di una servitù di passaggio su un appezzamento di terreno di proprietà degli imputati, formando dei solchi e piantando ortaggi sulla parte di terreno destinata a strada ].
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