14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5851 del 18 maggio 1998
Testo massima n. 1
Ai fini della configurabilità del delitto di interruzione di un ufficio o servizio pubblico [ art. 340 c.p. ], è necessario che il turbamento della regolarità dell’ufficio o del servizio si riferisca ad un’alterazione, anche temporanea, del suo complessivo funzionamento e non di una singola prestazione o fruizione; tenendo conto infatti dell’obiettività giuridica del reato e della ratio della norma incriminatrice, non può ritenersi che piccole, limitate disfunzioni di un singolo settore di un ufficio o di un servizio, che non ne pregiudicano la regolarità di funzionamento nel suo complesso, possano costituire offesa al bene giuridico protetto dalla legge, e cioè il regolare ed ordinato andamento dell’attività della pubblica amministrazione. [ Fattispecie relativa al caso in cui un pubblico dipendente si era allontanato dal luogo di lavoro più volte, per alcune ore e senza autorizzazione alcuna ].
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]