14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4048 del 7 maggio 1997
Testo massima n. 1
Nell’ipotesi di sottrazione di un bene sottoposto a pignoramento ad istanza dell’Intendenza di Finanza ed affidato al soggetto agente in custodia giudiziale, è configurabile il reato di cui all’art. 388 e non quello di cui all’art. 334 c.p. In quest’ultima fattispecie non è presente la previsione suddetta in aderenza ai lavori preparatori, dai quali si evince che coscientemente si è voluto inserire la condotta de qua nell’art. 388 – procedibile a querela [ la cui presentazione non è obbligatoria da parte della P.A. ] – in vista della prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico ed in considerazione non della posizione del custode, pubblico ufficiale, ma della fonte [ penale, amministrativa o civile ] del vincolo e della funzione del sequestro [ penale o amministrativo ] o del pignoramento.
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