14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 2209 del 29 marzo 1985
Testo massima n. 1
L’ordinanza di convalida di licenza per finita locazione, che fissi una data di cessazione del rapporto locativo successiva a quella indicata nell’intimante, ravvisando l’applicabilità di proroga legale, ancorché in adesione ad una tesi formulata in via subordinata dall’intimante medesimo, esula dalla previsione dell’art. 663 c.p.c., e si traduce in un provvedimento decisorio con natura sostanziale di sentenza, come tale appellabile da parte dei soccombenti [ ivi compreso il locatore, in relazione al rigetto della sua domanda principale ], così come si verifica in ogni altro caso in cui la convalida venga resa in difetto delle prescritte condizioni, o comunque in violazione delle norme che la disciplinano.
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