14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 16120 del 14 luglio 2006
Testo massima n. 1
Qualora il giudice adito con un’intimazione di sfratto per finita locazione accerti che il contratto non è ancora scaduto, una volta negata l’ordinanza di convalida o quella provvisoria di rilascio e trasformato il procedimento in un ordinario giudizio di cognizione [ ancorché da trattarsi nelle forme del rito speciale di cui all’art. 447 bis c.p.c. ], ben può all’esito pronunciare la cessazione della locazione per una scadenza successiva a quella intimata, essendo il giudizio volto ad accertare se la domanda di rilascio, comunque contenuta nell’istanza di intimazione, sia o meno fondata, senza che, perciò, si verifichi la violazione del principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato.
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