14 Mag Cassazione civile Sez. I sentenza n. 22402 del 5 settembre 2008
Testo massima n. 1
Il potere di cognizione del giudice dell’opposizione all’esecuzione è limitato all’accertamento della portata esecutiva del titolo posto a fondamento dell’esecuzione stessa, mentre le eventuali ragioni di merito incidenti sulla formazione del titolo devono essere fatte valere unicamente tramite l’impugnazione della sentenza che costituisce il titolo medesimo [ come, nella specie, il prospettato obbligo dell’assicuratore di pagare, indipendentemente dalla sua mala gestio, il danno da sinistro stradale per l’intero, senza il limite del massimale, quale soggetto anticipatario, per la parte eccedente, dell’obbligo risarcitorio del danneggiante ].
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Testo massima n. 2
Nel giudizio di opposizione all’esecuzione è possibile contestare solo la regolarità formale o l’esistenza del titolo esecutivo giudiziale, ma non il suo contenuto decisorio. La violazione di tale regola da parte dell’opponente costituisce causa di inammissibilità, e non di infondatezza, dell’opposizione, e come tale è rilevabile d’ufficio dal giudice anche in grado d’appello.
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