14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 21287 del 14 ottobre 2011
Testo massima n. 1
Alla luce di una interpretazione dell’art. 303, secondo comma, c.p.c. conforme ai principi di sollecita definizione del processo e di tutela del diritto di difesa, di cui all’art. 111 Cost., per la riassunzione del processo dopo la morte della parte occorre diligentemente accertare che i convenuti in riassunzione come eredi siano formalmente investiti del titolo a succedere e che esso permanga al momento della riassunzione, essendo necessario e sufficiente il riscontro della titolarità anzidetta in forza di quanto risulti legalmente allo stato degli atti, qualora non sia conosciuta – o conoscibile con l’ordinaria diligenza – alcuna circostanza idonea a dimostrare che il titolo a succedere sia venuto a mancare [ per rinuncia, indegnità, premorienza o altra causa ], gravando sui predetti convenuti l’onere di dimostrare, tempestivamente, il contrario.
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