14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30698 del 17 luglio 2013
Testo massima n. 1
Ai fini della convalida del fermo, il G.I.P. può diversamente qualificare il fatto-reato contestato, per negare la convalida, valorizzando unicamente la situazione che si prospettava alla P.G. operante all’atto dell’intervento, non anche elementi sopravvenuti acquisiti nel corso dell’udienza di convalida, che possono assumere rilievo soltanto ai fini della eventualmente successiva emissione di una misura cautelare. [ Fattispecie in cui il G.I.P. aveva negato la convalida del fermo per il reato di ricettazione ritenendo genuina la confessione per il reato di furto resa dall’imputato agli agenti operanti ].
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