14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44860 del 2 dicembre 2008
Testo massima n. 1
Ai fini dell’applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato in sede esecutiva, l’individuazione della violazione più grave è affidata al criterio concreto della pena più grave inflitta, che si differenzia da quello applicato in sede di cognizione, dove si ha riguardo alla gravità in astratto sulla base della valutazione del titolo di reato e dei limiti edittali di pena.
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Testo massima n. 2
Il principio di preclusione del “ne bis in idem” non opera, per diversità del fatto, nel caso in cui un soggetto faccia parte, in coincidenza temporale, di due diverse associazioni criminose.
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