14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7266 del 24 luglio 1993
Testo massima n. 1
Anche circostanze verificatesi successivamente alla commissione del delitto – quali, nella specie, l’abbandono dell’arma dell’omicidio in un cassonetto d’immondizie ed il recarsi al lavoro dopo il fatto di reato – possono essere probatoriamente valorizzate ai fini della positiva affermazione dell’aggravante della premeditazione allorquando si inseriscono in una situazione fattuale [ preordinazione di agguato ai danni della vittima concretizzatosi nell’attesa della stessa protrattasi per un ragguardevole lasso di tempo, certa causale determinata da propositi di vendetta ] che rivela il mantenimento nel tempo del proposito criminoso e trova conferma nelle azioni poste in essere successivamente all’omicidio, che in tale contesto denotano nell’agente lucidità e perfetto governo del proprio comportamento.
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