14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47250 del 20 dicembre 2011
Testo massima n. 1
In tema di omicidio volontario, non è sicuro indice rivelatore della premeditazione, che si sostanzia in una deliberazione criminosa coltivata nel tempo e mai abbandonata, l’intervallo di una notte tra la preparazione e l’esecuzione, sì come non possono trarsi elementi di certezza della predisposizione di un agguato, perché quest’ultima attiene alla realizzazione del delitto e non è sufficiente a dimostrare l’esistenza di quel processo psicologico di intensa riflessione e di fredda determinazione che caratterizza la indicata circostanza aggravante.
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]