14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21195 del 26 maggio 2011
Testo massima n. 1
La responsabilità civile della P.A. per reato commesso dal dipendente presuppone un rapporto di occasionalità necessaria tra il fatto dannoso e le mansioni esercitate, che ricorre quando l’illecito è stato compiuto sfruttando comunque i compiti svolti, anche se il soggetto ha agito oltre i limiti delle sue incombenze e persino se ha violato gli obblighi a lui imposti. [ In applicazione di tale principio, è stata riconosciuta la responsabilità civile del Ministero della Difesa per l’omicidio volontario commesso sulla terraferma in danno di un cittadino straniero da un marinaio imbarcato su una nave italiana in missione all’estero, il quale si trovava in “franchigia”, posto che anche durante la libera uscita il militare è considerato in servizio e resta soggetto a tutti i propri doveri ].
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