14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10994 del 16 dicembre 1981
Testo massima n. 1
L’elemento che distingue l’omicidio preterintenzionale da quello volontario è quello psicologico, che, nel primo caso è da ravvisare in un dolo misto a colpa, mentre nell’omicidio volontario ricorre quando risulti o che l’agente si sia rappresentata la morte come conseguenza diretta della propria azione od omissione [ dolo diretto ], ovvero che si sia rappresentato l’evento morte come indifferente rispetto a quello di lesioni [ dolo indiretto alternativo ], ovvero, ancora, che l’agente si sia rappresentato come probabile e possibile anche l’evento morte e, ciononostante, abbia agito, così accettando di esso preventivamente il rischio e mostrando in definitiva di volerlo cagionare [ dolo indiretto eventuale ].
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