14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5836 del 11 giugno 1982
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in Massimario
Testo massima n. 1
Se la volontà dell’agente diretta in modo non equivoco a cagionare la morte si è manifestata con mezzi e modalità idonei a realizzarla, nessun rilievo può avere ai fini dell’esclusione del dolo o agli effetti della desistenza volontaria la mancata reiterazione dei colpi o il pentimento e la fuga, trattandosi di attività successiva all’esecuzione del reato, eventualmente rilevante ad altri fini.
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