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Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 103 del 16 marzo 1998

Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 103 del 16 marzo 1998

Testo massima n. 1

In tema di sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato, se è vero che non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro in funzione dell’accertamento dei fatti, atteso che la esigenza probatoria del corpus delicti è in re ipsa, è anche vero che, ai fini della qualificazione come corpo di reato delle cose in sequestro, il provvedimento deve dare concretamente conto della relazione di immediatezza descritta nel comma secondo dell’art. 253 c.p.p. tra la res e l’illecito penale. [ Fattispecie riguardante il sequestro di pratiche di sussidio economico presso un comune le quali, secondo la prospettazione accusatoria, costituivano corpo del reato di abuso di ufficio ].

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