14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 2956 del 26 marzo 1994
Testo massima n. 1
Nella notificazione a mezzo posta l’ufficiale postale, nel caso in cui non abbia potuto consegnare l’atto al destinatario o a persona abilitata a riceverlo in sua vece [ artt. 8 e 9, L. 20 novembre 1982, n. 890 ], dopo aver accertato che il destinatario non ha cambiato residenza, dimora o domicilio, ma è temporaneamente assente, e che mancano persone abilitate a ricevere il piego in sua vece, deve rilasciare avviso al destinatario del deposito del piego nell’ufficio postale e provvedere, eseguito il deposito, alla compilazione dell’avviso di ricevimento che, con la menzione di tutte le formalità eseguite e del deposito e relativa data, nonché dei motivi che li hanno determinati, deve essere restituito con il piego al mittente compiuti inutilmente dieci giorni dal deposito. Ne consegue che l’avviso di ricevimento che non contenga alcuna menzione delle operazioni descritte, comporta la giuridica inesistenza della notificazione.
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