Cass. civ. n. 19 del 5 gennaio 1981
Testo massima n. 1
Qualora il trasferimento della residenza del destinatario non risulti dai registri anagrafici, la notificazione va effettuata nel luogo risultante da tali registri solo se il notificante versi in buona fede, e non sia cioè a conoscenza dello stato di fatto reale, perché altrimenti detto trasferimento deve ritenersi a lui opponibile, con la conseguenza che la notificazione, per essere valida, deve essere eseguita nella nuova residenza, o, se questa è sconosciuta, nelle forme previste dall'art. 143 c.p.c. La buona fede del notificante, non può peraltro, essere esclusa nel caso in cui il trasferimento della residenza del destinatario — dedotto dall'attore a fondamento della domanda di decadenza del convenuto dall'assegnazione dell'alloggio popolare locatogli — sia stato nel merito contestato dal convenuto, in quanto tale contestazione (indipendentemente dalla sua fondatezza) esclude la piena e sincera consapevolezza del notificante circa l'avvenuto trasferimento del destinatario della notifica.