14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3125 del 27 marzo 1996
Testo massima n. 1
In presenza di un provvedimento dell’autorità amministrativa cui compete la gestione del vincolo posto a protezione del bene ambientale, le opere autorizzate non possono integrare il reato di cui all’art. 734 c.p., perché l’autorizzazione costituisce un modo di gestione del vincolo sul luogo protetto, secondo regole alle quali la norma penale effettua rinvio. Al giudice penale spetta il riscontro della effettiva esecuzione delle opere nei limiti in cui la P.A. ne ha autorizzato l’impatto sul territorio, nonché la valutazione della liceità e della legittimità [ ma non dell’opportunità ] dei relativi atti amministrativi, in quanto l’illegittimità di tali atti ben potrebbe presentarsi essa stessa come elemento essenziale della fattispecie criminosa.
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