14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45352 del 19 dicembre 2001
Testo massima n. 1
L’art. 640 bis c.p. [ truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ] configura un’ipotesi autonoma di reato e non una circostanza aggravante del reato di truffa, come può, in particolare, desumersi: a ] dalla collocazione della fattispecie in un apposito articolo anziché all’interno dell’art. 640 c.p.; b ] dalla previsione, a differenza di quest’ultimo, della sola pena detentiva, alla quale verrebbe incongruamente ad aggiungersi quella pecuniaria nel caso in cui, considerando il fatto come circostanza aggravante, concorressero circostanze attenuanti ritenute equivalenti o prevalenti; c ] dall’estraneità all’ordinamento giuridico di ipotesi di circostanze aggravanti la cui presenza dia luogo all’eliminazione di una pena [ che nella specie sarebbe quella pecuniaria ] prevista congiuntamente ad altre per il reato non aggravato; d ] dalla chiara volontà del legislatore, come emerge dai lavori preparatori della legge 19 marzo 1990, n. 55 [ con la quale, tra l’altro, è stato introdotto l’art. 640 bis ], di dar luogo ad un’autonoma fattispecie criminosa che comprendesse “quel terreno di illiceità costituito dalle truffe ai danni degli organismi comunitari”, fino ad allora perseguite con la previsione [ rivelatasi insufficiente ], dell’aggravante di cui all’art. 640 cpv., n. 1, c.p. [ Mass. redaz. ].
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