14 Mag Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
Testo massima n. 1
Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico – il cui rapporto risulti, “ratione temporis”, contrattualizzato – diretta a far valere, nei confronti del proprio datore di lavoro, il diritto di accedere a taluni documenti del proprio fascicolo personale, poiché mira a tutelare una situazione soggettiva che trova la sua fonte nel rapporto di lavoro e non la pretesa, spettante a qualsiasi interessato, di conseguire l’accesso a documenti amministrativi che lo riguardino, con la conseguenza che la stessa resta sottratta all’operatività sia dell’art. 25 della legge 7 agosto 1990, n. 241 [ che devolve al giudice amministrativo la cognizione delle controversie relative alla tutela del diritto di accesso da parte di chiunque vi abbia interesse ], sia dell’art. 152, comma 13, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, secondo cui le controversie in materia di trattamento di dati personali sono definite dall’autorità giudiziaria ordinaria con sentenza ricorribile solo per cassazione.
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