14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10739 del 18 ottobre 1994
Testo massima n. 1
Quando, nello svolgimento di un’attività commerciale avente ad oggetto la vendita al minuto di prodotti surgelati destinati all’alimentazione umana, si effettui la sostituzione dell’etichetta originaria indicante la data di scadenza già superata, del prodotto con altra recante data diversa e successiva, si realizza il delitto di truffa e non quello di frode in commercio solo se tale condotta abbia apportato contributo causale all’acquisto. [ Fattispecie nelle quali è stata ritenuta la sussistenza del delitto di cui all’art. 515 c.p. dal momento in cui i giudici di merito avevano escluso che l’acquirente fosse stato tratto in inganno dalle diverse date di scadenza apposte sulle confezioni ].
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]