Cass. pen. n. 11169 del 19 dicembre 1981
Testo massima n. 1
I reati contro la vita, che si determinano a seguito della rissa, non hanno valore assorbente rispetto al delitto di rissa. Pertanto, ben può configurarsi il concorso formale tra quelli e questo rispetto a chi ne è l'autore; mentre agiscono da semplice aggravante del delitto di cui all'art. 588 c.p. per gli altri partecipi alla rissa e per il loro autore.
Testo massima n. 2
Il capoverso dell'art. 83 c.p. realizza un caso di concorso formale improprio, in cui, con una medesima azione od omissione, si perfeziona un'offesa dolosa ed un'offesa colposa a beni giuridici omogenei di due diversi soggetti passivi; offese equiparate sotto l'aspetto dell'elemento psicologico del reato, sul piano normativo, ma diverse su quelle naturalistico.
Testo massima n. 3
L'ipotesi prevista dall'art. 82 cpv. c.p.p. costituisce una figura criminosa assimilabile al concorso di reati e non già una circostanza aggravante dell'ipotesi contemplata nello stesso articolo al primo comma. (Nella specie, l'imputato si era doluto dell'omesso giudizio di comparazione tra le attenuanti comuni e l'aumento di pena ex art. 82 cpv. c.p.).