Cass. pen. n. 3879 del 13 settembre 1999
Testo massima n. 1
Anche il periodo di custodia cautelare sofferto all'estero in esecuzione di provvedimento emesso dall'autorità giudiziaria italiana, in attesa e non in conseguenza di una domanda di estradizione, è computabile ai soli effetti della durata complessiva della custodia stabilita dall'art. 303, quarto comma, c.p.p., e non anche ai fini della durata del termine di fase.