14 Mag Cassazione penale Sez. Unite sentenza n. 3026 del 25 gennaio 2002
Testo massima n. 1
L’opposizione ai provvedimenti del giudice dell’esecuzione prevista dagli artt. 667, comma 4, e 676, comma 1, c.p.p. non ha natura di mezzo di impugnazione, bensì di istanza diretta al medesimo giudice allo scopo di ottenere una decisione in contraddittorio. Tale istanza deve essere proposta, a pena di decadenza, nel termine di quindici giorni, decorrenti dalla comunicazione o dalla notificazione dell’ordinanza adottata de plano mediante deposito da effettuarsi, a norma dell’art. 121 c.p.p., esclusivamente nella cancelleria del giudice che ha deciso. [ In applicazione di tale principio la Corte ha dichiarato inammissibile, non operando le diverse disposizioni di cui agli artt. 582 e 583 c.p.p., l’opposizione presentata nei termini nella cancelleria del giudice del diverso luogo in cui si trovava l’interessato ].
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