14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9326 del 28 giugno 1990
Testo massima n. 1
Il giudizio direttissimo atipico previsto per i reati in materia di armi è svincolato dalle condizioni e dai presupposti che legittimano il procedimento direttissimo ordinario perché è imposto dalla normativa speciale. Ne consegue che è irrilevante che l’imputato non abbia reso confessione o che l’udienza per il giudizio direttissimo sia stata fissata senza il rispetto di una scadenza obbligata.
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Testo massima n. 2
Il reato di porto illegale di armi assorbe quello di detenzione illegale soltanto nel caso in cui si dimostri che la condotta della detenzione non costituisca, contrariamente all’id quod plerumque accidit, condotta antecedente quella del porto.
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